Fragole, lamponi, patate, formaggi e yogurt sono tra i prodotti principali di Oasi Dynamo Società Agricola, che dal 2015 si occupa di piccole produzioni non intensive e di alta qualità. Puntando al recupero di tradizioni agricole, zootecniche e forestali della zona.
Conservazione del territorio e dell’equilibrio bioidro-geologico dell’area. Recupero di tradizioni agricole, zootecniche e forestali della zona. Produzioni non intensive e di alta qualità. È su questi elementi che Oasi Dynamo Società Agricola opera dal 2015. E i risultati sono prodotti eccellenti che vengono goduti dagli ospiti di Dynamo Camp e di Dynamo Academy, e in parte venduti attraverso piccoli esercizi commerciali locali. Piccoli frutti, patate, formaggi e yogurt sono tra le produzioni principali. Da metà giugno a metà luglio è il tempo delle fragole bio, di diverse varietà: se ne producono 700 chili all’anno, e sono proposte sfuse o in confezioni da 250 o 500 gr. Per tutto luglio è la volta dei lamponi, sempre bio, circa 150 chili a stagione. A fine agosto è tempo di patate, bio, a pasta gialla e bianca, e buccia gialla e rossa, con una produzione che arriva a 10 quintali all’anno. Con il formaggio, tutto prodotto da latte bio, si arriva a 5 mila chili all’anno, tra formaggio stagionato, prodotto da latte intero non pastorizzato, a crudo, caciotte e primo sale, entrambi da latte intero pastorizzato, ricotta e yogurt intero bianco.
Oltre alla produzione in sé, Oasi offre a coloro che passano in questo luogo meraviglioso, la possibilità di conoscere produzioni e metodi di questa impresa agricola davvero speciale. Tra loro, quest’anno, i ragazzi che a luglio hanno preso parte al corso di Social Enterpreneurship and Civic Engagement, di Dynamo Academy in collaborazione con Active English (prossima edizione nell’estate 2021 o attivabile su richiesta) hanno visitato le produzioni e imparato cosa significa «area protetta» e praticare agricoltura in armonia con l’ambiente e in accordo con i principi della politica dello sviluppo rurale dell’Unione Europea.
Fonte: DYBC MAGAZINE